Comincio a raccontare questo viaggio ritagliando lo spazio al lavoro che quest'ultimo anno mi impegna molto di più, avendo perso l'aiuto di Alice che ora studia a Roma. Inoltre mi
mancano anche gli appunti che ogni anno lei ha preso, giorno per giorno, e sulla base dei quali ho poi facilmente ricordato la sequenza dei fatti.
C'è poi anche da dire che abbiamo fatto tante di quelle volte i meeting in Ukraina e Russia che la nostra esperienza ci ha aiutato a rendere tutto, viaggio compreso, molto semplice e
le esilaranti storie dei primi anni ora non ci sono praticamente più
Per quanto riguarda i partecipanti pressoché nessuno vuole essere fotografato e neppure essere nominato, quindi non ne parlerò. In Ukraina sono tanti quanti l'anno
scorso,
25, compresi quelli arrivati in aereo, in Russia soltanto più 10. In Kirgizstan e in Uzbekistan erano previsti una dozzina, (chi aveva fatto il visto) e invece per
questioni personali chi doveva raggiungerci in aereo non è più venuto, Valerio e Bigmauri a Samara si sono fermati, lasciandoci in
eredità il loro equipaggio: il siciliano e Brave-heart. Siciliano appunto il primo, Padano il secondo, sono una coppia formidabile, un battibecco continuo:
Riccardo,
hai già 50 anni, ti devi sposaaare, devi smetterla di venire a fare questi viaggi, l'amico mio era come te e ora è sposato, glielo dica signora....
e l'altro:
ma la smetti di
mettermi le mani addosso? a furia di darmi pacche mi rovini il braccio, roba da matti, in viaggio con un siciliano!
quindi ho deciso per quest'anno di raccontare solo la seconda parte del viaggio, quella nell'asia centrale. Per la prima invece inserisco le poche foto fatte in ukraina
e russia e aggiungo i guai capitati e le cose particolarmente interessanti.
Due guai a Lvov, il primo è che a Valerio (prima che arrivassimo noi) hanno rubato in un distributore dal camper la valigetta col
computer e il telefonino ed è riuscito, facendo parlare un suo conoscente ucraino con il ladro al cellulare a "ricomprarsi" tutto, l'umore però a terra.
Il secondo guaio è che Brave-heart, con l'equipaggio del
genovese sono arrivati solo a meeting finito perché sono andati a cercarsi l'hotel da soli e si sono persi e non sono più riusciti
a tornare in tempo, malgrado il navigatore.
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A Nikolaev abbiamo avuto una splendida sorpresa: sono venuti a trovarci Lorenzo e Natalija, che si sono conosciuti qui al meeting l'anno
scorso. Appena sposati, felici, radiosi
e attorniati da tutto il parentado di lei, sorella, cugine, cugine delle cugine che anche loro vogliono sposarsi in Italia... Ci hanno portato fiori e cioccolato.
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Un grosso guaio in Crimea perché la sera del meeting partiamo per Sevastopol e posteggiamo per cercare un albergo, ma alla partenza faccio un righino minuscolo uscendo
in retromarcia dal parcheggio e quando arriva il proprietario comincia a inveire dicendo che dobbiamo pagargli 500 euro per la riparazione della sua (mostruosa)
macchina. Dice di aver chiamato la polizia, ci fa minacce di ogni tipo, recrimina dicendo che noi occidentali veniamo in ucraina a sfruttarli, la polizia non arriva,
allora la chiamiamo noi (dal cellulare ucraino bisogna fare 02) e finalmente arrivano. Per due ore prendono le misure... dalla mia macchina alla
sua, dalla mia macchina al marciapiede, idem dalla sua, dall'inizio del marciapiede al lato destro della sua macchina, dalla fine del ..... una cosa da pazzi, manco ci
fossero 3 morti. Poi scrivono un verbale che non finisce più, inseriscono tutti i dati, passaporto, patente, libretto, assicurazione, carta verde. Finiscono alle 3 di
notte. Anzi non finiscono perché ci dicono che .... al 18 agosto devo comparire in tribunale per la causa!!!
ma io domani sono in russia!! ma se ammetto tutto, sono assicurata, paga la carta verde!!
allora domani vada in centrale e si faccia rimandare il processo!!
Non sto a raccontare la difficoltà, il giorno dopo, di trovare la centrale, di trovare l'ufficio, abbiamo raccontato la stessa storia a venti poliziotti diversi e ogni
volta ci dicono di andare da un altro.. Quando vedo che comincia a essere tardi, verso le 10 e mezzo chiedo a uno:
ma se non mi presento cosa succede? mi arrestano?
no
Allora ce ne andiamo
Andiamo di nuovo a Balaklava, un posto che conosciamo e dove si può fare mare e montagna insieme, infatti saliamo sulla cima, una
scarpinata tremenda, sotto il sole di mezzogiorno, e poi facciamo il bagno nella spiaggetta antistante. Quest'anno con noi c'e' Jessica, mia nipote, (per fortuna la famiglia e' numerosa) alla sua prima esperienza. Ci ha seguito e aiutato fino in
Ukraina e Russia.
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Ancora grosso guaio alla frontiera russa dove due macchine non sono intestate a chi le porta e non hanno la traduzione in russo dell'autorizzazione a condurle.. Una
di queste è del padre del proprietario e sarebbe passata comunque, è già successo tante volte, se il cognome è lo stesso. Ma essendoci l'altra che invece è di
proprietà di un leasing, i frontalieri pretendono la traduzione autenticata di entrambe. Il fatto principale è che in Italia non è stato possibile farle
perché l'autorizzazione del leasing diceva che autorizzava alla conduzione solo nei paesi in cui valeva la carta verde, quindi non in
Russia. Siccome noi arriviamo alla frontiera di sera
dobbiamo andare (lasciando le macchine in frontiera) a 80 kilometri dove il mattino successivo e lungo tutta la giornata Michal e quelli delle auto
provvedono alle traduzioni: si risolve perché lì il traduttore
non conosce bene l'italiano e traduce quello che il proprietario della macchina gli dice in inglese, come se ci fosse scritto che vale anche per la russia.
Praticamente 27 ore per entrare in Russia. Senza contare che il trasferimento della truppa è fatto sui camper di Valerio e Bigmauri che non sono quindi nemmeno riusciti
a dormire.
Entrando in Russia, al primo posto di blocco dopo la frontiera ci fermano e ci dicono che siamo tutti in multa perche' non abbiamo la "I" di Italia attaccata dietro le
macchine. Cerchiamo di spiegare che in Italia non la vendono piu' perche' ormai e' inserita nelle targhe europee
non mi interessa se in Italia vendono la pasta, le patate e non vendono le targhette, leggete qui, in Russia e' obbligatorio per le macchine straniere attaccare un
adesivo lungo cosi' largo cosi' di forma ovoidale con la sigla dello stato di appartenenza... Voi non ce l'avete e quindi siete in multa
Michal gli chiede
ma se allora noi ce lo costruiamo ora lei non ci fa la multa?
Ok, se lo costruiamo non ci fa la multa. E cosi' alle 10 di sera al posto di blocco, sotto le luci dei lampioni, ritagliamo pezzi di carta, con lo scotch nero
scriviamo la I e incolliamo le etichette alle macchine
A Rostov è venuto a trovarci un nostro cliente che è lì per incontrare due ragazze presentate da un'altra agenzia. È imbestialito perché dopo aver pagato
l'agenzia è arrivato qui e le ragazze non ci sono. L'agenzia non gli ha dato il loro l'indirizzo e nemmeno il numero di telefono!!. C'è invece una succursale dell'agenzia che vuole a tutti i
costi presentargli altre ragazze. Io gliel'avevo detto che non sarebbe dovuto partire senza sapere nemmeno l'indirizzo delle ragazze, senza aver loro parlato prima
personalmente o per email... Lui dice che è stato un trucco, quello di
dirgli che le ragazze avevano accettato, per farlo pagare e venire qui, pensando che poi una volta sul posto avrebbe accettato altre ragazze
proposte dall'agenzia locale...
Non è la prima volta che mi raccontano casi del genere.
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Volzhskij
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come al solito il giro a Mamaev Kurgan
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A Samara accompagniamo Jessica all'aeroporto, non ha fatto in tempo a fare gli altri visti e inoltre 20 giorni sono più che sufficienti
per la prima esperienza
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aspettiamo di vedere l'aereo che parte e alzando gli occhi vediamo anche un bel cuore su in alto:
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Come dicevo, a Samara, Bigmauri e Valerio ci dicono che non proseguono. Il loro equipaggio quindi, Brave-heart e il siciliano, si ritrova a
piedi. Ci informiamo per gli aerei, ma non ci sono voli che vadano bene considerando le date dei meeting.
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Andiamo allora alla stazione. Cerchiamo il treno per Bishkek e/o Tashkent. Ma i treni in Russia, d'estate, soprattutto, bisogna
prenotarli con mesi di anticipo. Il primo posto disponibile è a ottobre!! L'alternativa è quella di venire in stazione tutti i
giorni alle 4 del mattino a controllare se qualcuno ha rinunciato al viaggio.
Infine ci mettiamo d'accordo che per un lauto compenso possono venire in macchina con noi fino a Tashkent.
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